
Rifugi

Sondrio

Rifugio Gerli Porro (1.960 m)
Valmalenco
Percorso
1 h e 30 min
Dislivello
400 m
Situato all’inizio del pianoro dell’Alpe Ventina, ai piedi del maestoso Ghiacciaio del Ventina, il Rifugio Gerli Porro è una meta ambita per escursionisti e alpinisti. La struttura offre una vista panoramica sul ghiacciaio e sulle cime circostanti, rendendola ideale per chi desidera immergersi nella bellezza alpina.
Accesso: L’itinerario più comune parte da Chiareggio, frazione di Chiesa in Valmalenco. Da qui, un sentiero ben segnalato conduce al rifugio in circa 1 ora e 30 minuti, con un dislivello di circa 400 metri. Il percorso attraversa boschi di conifere e pascoli alpini, offrendo scorci suggestivi sul paesaggio montano.
Gastronomia: La cucina del rifugio è un omaggio alla tradizione valtellinese. Tra le specialità proposte spiccano i pizzoccheri, pasta di grano saraceno condita con verza, patate, formaggio Casera e burro fuso; la polenta taragna, arricchita con formaggi locali e servita con selvaggina o funghi; e gli sciatt, croccanti frittelle ripiene di formaggio. Il tutto accompagnato da una selezione di vini valtellinesi, come il celebre Sassella.

Rifugio Alpe Piazza (1.834 m)
Val Masino
Percorso
2 h
Dislivello
900 m
Immerso nei verdi pascoli dell’Alpe Piazza, questo rifugio offre una vista impareggiabile sulle cime della Val Masino e della Val di Mello. La struttura, recentemente rinnovata, mantiene l’architettura tradizionale in pietra e legno, garantendo un’atmosfera accogliente e familiare.
Accesso: Il punto di partenza principale è il paese di Mello. Da qui, un sentiero ben tracciato conduce al rifugio in circa 2 ore, con un dislivello di circa 900 metri. Il percorso si snoda attraverso boschi di faggi e abeti, offrendo panorami spettacolari sulla valle sottostante.
Gastronomia: La cucina valorizza i prodotti locali, proponendo piatti come la bresaola artigianale, servita con scaglie di formaggio Bitto e rucola; le zuppe di orzo e legumi, ideali per ristorarsi dopo l’escursione; e la polenta con formaggi d’alpeggio, dal sapore intenso e autentico. I dolci fatti in casa, come la torta di grano saraceno con marmellata di mirtilli, completano l’offerta gastronomica.

Rifugio Cesare Ponti (2.559 m)
Val Masino
Percorso
2 h
Dislivello
660 m
Situato ai piedi del Monte Disgrazia, il Rifugio Cesare Ponti è una meta ambita per alpinisti ed escursionisti. La struttura, intitolata all’alpinista Cesare Ponti, offre una vista panoramica sulle cime circostanti e sul Ghiacciaio di Preda Rossa.
Accesso: Il punto di partenza principale è la Piana di Preda Rossa, raggiungibile in auto da Filorera. Da qui, un sentiero ben segnalato conduce al rifugio in circa 2 ore, con un dislivello di 660 metri. Il percorso attraversa paesaggi alpini suggestivi, tra pascoli e morene glaciali.
Gastronomia: La cucina del rifugio propone piatti tipici valtellinesi, come i pizzoccheri, la polenta taragna e una selezione di formaggi locali. L’ambiente accogliente e la genuinità delle pietanze rendono la sosta particolarmente piacevole.

Rifugio Marinelli Bombardieri (2.813 m)
Valmalenco
Percorso
2 h
Uno dei rifugi più alti e conosciuti della Valmalenco, il Rifugio Marinelli Bombardieri al Bernina è una meta ambita per alpinisti ed escursionisti. La struttura, di proprietà del CAI di Sondrio, è stata costruita nel 1880 e successivamente ampliata.
Accesso: Il punto di partenza principale è il Rifugio Carate, raggiungibile da Campo Moro. Da qui, un sentiero conduce al Rifugio Marinelli in circa 2 ore, attraversando paesaggi glaciali e morene.
Gastronomia: Nonostante l’altitudine, il rifugio offre una cucina semplice ma gustosa, con piatti come la polenta, zuppe calde e dolci fatti in casa. L’atmosfera accogliente e la vista panoramica sulle cime circostanti rendono la sosta indimenticabile.

Alta Valle

Rifugio Federico in Dosdè (2.133 m)
Val Viola
Percorso
2 h
Dislivello
500 m
Immerso nella selvaggia Val Viola, il Rifugio Federico in Dosdè è una meta ideale per chi cerca tranquillità e paesaggi incontaminati. La struttura, costruita in pietra e legno, si integra armoniosamente con l’ambiente circostante.
Accesso: L’itinerario più comune parte da Arnoga, lungo la strada che collega Bormio a Livigno. Da qui, un sentiero ben tracciato conduce al rifugio in circa 2 ore, con un dislivello di 500 metri. Il percorso attraversa boschi di larici e ampi pascoli alpini, offrendo panorami mozzafiato sulle cime circostanti.
Gastronomia: La cucina valorizza i prodotti locali, proponendo piatti come i taroz (purè di patate, fagiolini e formaggio), i pizzoccheri e la torta di grano saraceno con marmellata di mirtilli. L’uso di ingredienti freschi e genuini rende ogni piatto un’esperienza autentica.

Rifugio Pizzini (2.706 m)
Alta Valtellina
Percorso
2 h 30 min
Dislivello
700 m
Situato nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, il Rifugio Pizzini Frattola è circondato da alcune delle vette più alte delle Alpi Retiche, come il Gran Zebrù e il Monte Cevedale. La struttura è una base ideale per escursioni e ascensioni alpinistiche.
Accesso: Il punto di partenza principale è il parcheggio dei Forni, sopra Santa Caterina Valfurva. Da qui, una mulattiera conduce al rifugio in circa 2 ore e 30 minuti, con un dislivello di 700 metri. Il percorso offre viste spettacolari su ghiacciai e cime imponenti.
Gastronomia: La cucina del rifugio propone specialità valtellinesi, come la polenta con cervo in umido, i pizzoccheri e dolci fatti in casa. L’attenzione alla qualità degli ingredienti e la passione per la tradizione culinaria locale rendono ogni pasto un momento speciale.

Sunny Valley Kelo Mountain Lodge (2.710 m)
Santa Caterina Valfurva
Raggiungibile
in cabinovia
Accessi
Il Sunny Valley Kelo Mountain Lodge è raggiungibile esclusivamente tramite cabinovia, garantendo un’atmosfera riservata e un contatto puro con la natura. Durante la stagione invernale, è direttamente accessibile sci ai piedi grazie alla vicinanza delle piste, mentre nei mesi estivi è il punto di partenza ideale per escursioni panoramiche e attività outdoor.
Location
Immerso nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, il lodge è interamente realizzato in pietra locale e legno Kelo di origine lappone, un connubio perfetto tra tradizione e natura incontaminata. La sua posizione privilegiata lo rende un rifugio esclusivo, visibile solo quando la cabinovia supera la cresta del Monte Sobretta. Da qui, il panorama è spettacolare: d’inverno, una distesa bianca di neve immacolata; d’estate, una valle verde smeraldo incorniciata da vette maestose e ghiacciai perenni. Un luogo dove relax, avventura e ospitalità autentica si incontrano per offrire un’esperienza senza pari.
Ristorazione
L’offerta gastronomica del Sunny Valley Kelo Mountain Lodge è pensata per regalare un viaggio tra sapori autentici e materie prime d’eccellenza, in un ambiente raffinato e accogliente. Le tre diverse aree dedicate alla ristorazione permettono di vivere esperienze culinarie uniche, capaci di evocare emozioni e ricordi attraverso il gusto.
Ristorante Gourmet "Mountain Lodge" - Riservato esclusivamente agli ospiti del Lodge, il ristorante gourmet offre un’esperienza intima e raffinata con una sala panoramica affacciata sulle vette del Gruppo Ortler – Cevedale.
Ristorante / Steakhouse - Un’ampia sala, di cui una con griglia a vista, offre un’accurata selezione di piatti della tradizione locale e regionale, con un’attenzione particolare alla carne. Tagli pregiati, selezionati dai migliori allevamenti del mondo, vengono cotti su griglie a legna e rifiniti con sale rosa dell’Himalaya, per esaltarne sapore e succulenza.
Hotel
Il Sunny Valley Mountain Resort non è solo un chalet di lusso, ma un’esperienza unica a 2.700 metri di altitudine, immersa nella bellezza maestosa del Parco Nazionale dello Stelvio e delle vette del Gruppo Ortler-Cevedale-Adamello.
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Architettura e Design
La struttura, composta da 11 esclusive suite, è un perfetto equilibrio tra tradizione alpina e modernità, con ampie vetrate che regalano una vista spettacolare sulle montagne. Il legno Kelo, materiale raro e prezioso, avvolge gli ambienti con il suo calore naturale, creando un’atmosfera accogliente e raffinata.

Rifugio Zoia (2.021 m)
Valmalenco
Il Rifugio Zoia è un rifugio alpino storico situato in Valmalenco, a 2021 metri di altitudine, sull’Alpe Campo Moro, nel territorio di Lanzada. Gestito da Franco Zoia e dalla sua famiglia, il rifugio rappresenta da decenni un punto di riferimento per escursionisti, alpinisti, fotografi e amanti della montagna autentica. Accogliente e familiare, offre un rifugio sicuro e conviviale immerso in un paesaggio mozzafiato tra ghiacciai, boschi e pareti di granito.
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Territorio e Ambiente
Il Rifugio Zoia sorge ai piedi del gruppo del Disgrazia e dell’Alpe Musella, circondato da lariceti, laghetti alpini e sentieri panoramici. L’area è ideale per attività estive e invernali: escursioni, arrampicata, trekking, ciaspolate e scialpinismo. È base perfetta per salite a rifugi più alti (Bignami, Marinelli) e accesso privilegiato alla falesia naturale “Campo Moro”, tra le più apprezzate in Lombardia.
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La Cucina del Rifugio
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Piatti tipici valtellinesi - Pizzoccheri, sciatt, polenta taragna, salumi locali e formaggi d’alpeggio. La cucina è semplice, genuina, basata su prodotti del territorio e preparazioni tradizionali.
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Dolci fatti in casa - Torte rustiche, crostate con confetture artigianali, biscottini alle castagne.
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Selezione vini locali - Carta dei vini curata, con attenzione alle piccole produzioni valtellinesi.
Esperienze in Rifugio
Il Rifugio Zoia propone soggiorni in camere accoglienti, escursioni guidate, corsi di arrampicata, weekend tematici (yoga in quota, fotografia naturalistica, trekking per famiglie). È anche luogo di eventi culturali e gastronomici che celebrano la montagna e i suoi sapori. A disposizione una piccola biblioteca di montagna e una terrazza panoramica per momenti di relax e contemplazione.

Valchiavenna

Locanda Codera (825 m)
Val Codera
Percorso
2 h
Dislivello
600 m
Situata nel cuore della Val Codera, nel pittoresco borgo omonimo, la Locanda Codera rappresenta un tuffo nel passato, in una valle rimasta intatta e priva di strade carrozzabili. La struttura, risalente al XIX secolo, conserva intatta l’atmosfera rustica e autentica delle antiche osterie di montagna.
Accesso: La locanda è raggiungibile solo a piedi. L’itinerario più frequentato parte da Novate Mezzola e segue un sentiero ben segnalato che, in circa 2 ore, con un dislivello di 600 metri, conduce al borgo di Codera. Alternativamente, è possibile percorrere il suggestivo Sentiero del Tracciolino, un percorso pianeggiante ricavato lungo una vecchia ferrovia decauville, che offre panorami mozzafiato sul Lago di Mezzola e sulla Val Chiavenna.
Gastronomia: La locanda propone una cucina casalinga, basata su ingredienti locali e ricette tradizionali. Tra i piatti da non perdere vi sono i gnocchetti della Valchiavenna, piccoli gnocchi di pane conditi con burro e formaggio; le preparazioni a base di funghi porcini, raccolti nei boschi circostanti; e la selvaggina in umido, servita con polenta. L’ambiente familiare e l’ospitalità dei gestori rendono l’esperienza culinaria ancora più piacevole.

Rifugio Chiavenna
(2.046 m)
Alpe Angeloga
Percorso
2 h e 30 min
Dislivello
900 m
Situato nell’incantevole conca dell’Alpe Angeloga, ai piedi del Pizzo Stella (3.163 m), il Rifugio Chiavenna è una meta ideale per escursionisti e alpinisti. La struttura, di proprietà del CAI Chiavenna, offre un’accoglienza semplice ma calorosa, immersa in un paesaggio mozzafiato di pascoli alpini e cime imponenti.
Accesso: Il rifugio si raggiunge da Fraciscio (Campodolcino) con un sentiero panoramico che sale tra boschi e pascoli in circa 2 ore e 30 minuti (900 m di dislivello). In estate, si può partire da un parcheggio più in quota, riducendo il tempo di cammino a 1 ora e 30 minuti.
Gastronomia: La cucina propone piatti valtellinesi autentici, tra cui pizzoccheri, polenta taragna, gnocchetti della Valchiavenna e spezzatino di cervo. Dolci fatti in casa come la torta di grano saraceno completano l’offerta.