
Vini

Bassa Valle
Azienda Agricola Andreoli
Via Gatti 95,
Berbenno di Valtellina
L’Azienda Agricola Andreoli nasce dalla passione per la terra e per la tradizione gastronomica valtellinese. Sin dall’infanzia, il legame con l’agricoltura e la valorizzazione del territorio hanno guidato il percorso di Daniele, che ha scelto di trasformare questa vocazione in un’attività concreta, con un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente.​
Viticoltura e Produzione Vinicola
Il cuore dell’azienda è la viticoltura, praticata con metodi biologici e biodinamici. I vigneti si trovano principalmente nella zona del Grumello e, in parte, nel Valtellina Superiore.
La produzione è interamente basata su uve proprie, senza acquisti esterni, e segue un approccio artigianale, con vinificazioni spontanee e un affinamento curato. I vitigni coltivati appartengono al biotipo locale della Chiavennasca (Nebbiolo), con particolare attenzione alla selezione massale per preservare la biodiversità.

Sondrio
ARPEPE
Via del Buon Consiglio 4,
Sondrio
ARPEPE è un’azienda vinicola a conduzione familiare situata a Sondrio, nel cuore della Valtellina. Fondata nel 1860 dal trisavolo Giovanni Pelizzatti, l’azienda vanta oltre 150 anni di dedizione alla coltivazione del Nebbiolo, localmente conosciuto come Chiavennasca. Oggi, la quinta generazione della famiglia, rappresentata da Isabella, Emanuele e Guido Pelizzatti Perego, continua con passione questa tradizione.
Storia e Rinascita
Negli anni ‘70, la Valtellina contava oltre 3.000 ettari di vigneti e l'azienda era tra le più grandi della regione, con più di 50 ettari di proprietà e ulteriori uve acquistate. Nel 1973, a causa della malattia del nonno, la famiglia decise di vendere le cantine e il marchio originale “Arturo Pelizzatti”, fondato dal bisnonno. Tuttavia, i vigneti furono mantenuti e suddivisi tra i membri della famiglia. Nel 1984, al termine della vendemmia, il padre di Isabella, Emanuele e Guido riprese la sua parte di vigneti e rilanciò l’attività con il nuovo marchio “ARPEPE”, acronimo di Arturo Pelizzatti Perego. La cantina fu ricostruita ai piedi del Castello Grumello, utilizzando strutture scavate nella montagna.
Azienda Agricola Marino Lanzini
Via Sant'Ignazio,
Ponte In Valtellina
L’Azienda Agricola Marino Lanzini nasce nel 2015 a Ponte in Valtellina. Le radici agricole della famiglia risalgono: da parte materna a una tradizione contadina dedita all’autosufficienza con coltivazione di vigne, cereali e ortaggi, oltre all’allevamento di bestiame; da parte paterna a un orientamento più commerciale, con il nonno impegnato nel commercio di vino sfuso negli anni ’70 e nella produzione di frutta per la vendita. Negli anni ‘90, i genitori hanno unito queste esperienze avviando un’azienda agricola familiare con un piccolo agriturismo, “Agriturismo Al Tiglio”, dove Marino ha iniziato a collaborare nei fine settimana.
Formazione e Avvio dell’azienda
Dopo aver completato gli studi presso l’Istituto Agrario di Sondrio, ha colto l’opportunità di utilizzare la cantina del XIV secolo nel centro storico di Ponte, appartenente al nonno materno, che aveva cessato la produzione di vino per autoconsumo. Con l’acquisizione di vigneti di famiglia e l’acquisto di nuovi terreni, tra cui un vigneto nella sottozona Valtellina Superiore Valgella, Maria ha avviato la propria produzione vinicola. Attualmente, l’azienda gestisce circa 2,5 ettari di vigneti situati tra i 500 e i 600 metri di altitudine, coltivando esclusivamente uve Chiavennasca (Nebbiolo).
Nino Negri
Via Ghibellini 3,
Chiuro SO
Fondata nel 1897, la Nino Negri rappresenta una delle realtà più significative della viticoltura valtellinese. La sede si trova a Chiuro, all'interno di un palazzo storico del XV secolo costruito dai Visconti di Milano e poi donato a Stefano Quadrio, un condottiero valtellinese che si distinse nella battaglia di Verebbio contro le mire espansionistiche dei veneziani
Un labirinto sotterraneo di Vino e Tradizione
Con l'espansione della produzione, la cantina ha sviluppato un articolato sistema di bottaie sotterranee, collegate da cunicoli che si estendono sotto il paese di Chiuro. Oggi, il complesso si sviluppa su quattro livelli, raggiungendo una profondità di 13 metri. Le cantine ospitano botti ultracentenarie, ancora utilizzate per l'affinamento dei vini, oltre a una moderna baricaia. La visita alla cantina offre un'esperienza suggestiva, portando i visitatori a scoprire la storia e le tecniche di vinificazione attraverso questo affascinante percorso sotterraneo.

Alta Valle
Azienda Vinicola Cà Bianche
Via S. Stefano 15,
Tirano
L’azienda vinicola Cà Bianche nasce dalla passione di Davide Bana, che fin da giovane ha lavorato nei vigneti con il nonno, contribuendo alla vendita dell’uva alle grandi cantine valtellinesi. Dopo una carriera da geometra in Svizzera, ha scelto di dedicarsi interamente alla viticoltura, recuperando le vigne di famiglia. Dal 2018 è affiancato dalla moglie Stefania, ex commercialista, e insieme gestiscono ogni aspetto della produzione con un approccio artigianale.
Territorio e Vigneti
Cà Bianche è la cantina più orientale e una delle più alte della Valtellina, con vigneti che si estendono tra i 500 e i 700 metri di altitudine. L’azienda coltiva esclusivamente Nebbiolo (Chiavennasca), su suoli sabbiosi e drenanti che conferiscono ai vini freschezza, sapidità e grande finezza. La produzione annuale varia tra le 10.000 e le 12.000 bottiglie.
Azienda Vinicola Ferrari Marco
Via Stelvio 3,
Tirano (SO)
L’azienda vinicola Ferrari Marco nasce nel 1994 a Tirano, nel cuore della Valtellina, dalla volontà di Marco Ferrari di riscoprire e valorizzare i vigneti di famiglia. Dopo aver ereditato una piccola parcella terrazzata, Marco ha iniziato un percorso di recupero e vinificazione artigianale, fondato sul rispetto della tradizione e su una visione contemporanea del vino valtellinese. Oggi l’azienda è una delle realtà più piccole ma autentiche del territorio, con una produzione limitata e curata in ogni dettaglio.
Territorio e Vigneti
I vigneti di Ferrari Marco si trovano tra Tirano e Bianzone, su terrazzamenti storici compresi tra i 450 e i 650 metri di altitudine, esposti a sud e sostenuti da muretti a secco. I suoli sono sciolti, sabbiosi e ricchi di minerali, ideali per la coltivazione del Nebbiolo delle Alpi (Chiavennasca). L’approccio agronomico è sostenibile: tutte le operazioni sono manuali e mirano a favorire l’equilibrio tra pianta e ambiente. La produzione annuale si attesta intorno alle 4.000 bottiglie.

Valchiavenna
Mamete Prevostini
L’azienda agricola Mamete Prevostini rappresenta un’eccellenza nella produzione vitivinicola della Valtellina, con una storia che affonda le radici nei primi del Novecento.
Via Don Primo Lucchinetti 63,
Mese
Origini e Storia
La tradizione enologica della famiglia Prevostini inizia con un ristorante aperto nei primi del Novecento, dove le uve locali venivano acquistate per produrre vino da tavola da servire agli ospiti. Negli anni ’90, Mamete Prevostini decide di imbottigliare il proprio vino, acquistando il primo vigneto in Valtellina e collaborando con otto viticoltori locali. Questa scelta pionieristica ha aperto la strada a nuovi produttori nella regione.
Azienda Vinicola Hermau
Località Pianazola,
Chiavenna (SO)
L’azienda vinicola Hermau nasce dall’intuizione di Marco e Elena, che dopo anni trascorsi tra studi scientifici e professioni in ambito ambientale, decidono di dare nuova vita ai terrazzamenti abbandonati sopra Chiavenna. Il progetto parte nel 2009 con il recupero di antichi vigneti a 650 metri di altitudine, e si sviluppa all’insegna dell’agricoltura biologica, della biodiversità e del rispetto dei ritmi naturali. Il nome Hermau unisce due parole chiave: herba (erba) e amau (amaro in dialetto locale), a sottolineare il legame con le piante spontanee e l’identità del territorio.
Territorio e Vigneti
I vigneti di Hermau si trovano in Valchiavenna, su terrazze sorrette da muretti a secco in sasso, tra i 500 e i 700 metri di altitudine. I suoli acidi, ricchi di scheletro e ben drenati, ospitano varietà autoctone e resistenti, coltivate senza trattamenti sistemici. I filari sono circondati da boschi e prati, in un ambiente incontaminato dove la viticoltura si integra con la biodiversità alpina. L’azienda produce ogni anno circa 3.000 bottiglie, in quantità volutamente limitate.